Sapientemente ristrutturata, aiutata dall'atmosfera suggestiva, unica ed irripetibile che le sue mura cinquecentesche sono in grado di ricreare, è ora luogo caratteristico immerso nei Castelli Romani.
Anni fa, due ragazzi erano soliti rifugiarsi in quelle atmosfere, dove colmavano la loro sete bevendo l'acqua limpida e fresca da una vicina fontanella, che sapevano trasformare in discreta e sensuale. Per gioco, si vollero chiamare Nuvola del cielo e Fiore di bosco, perchè cielo e bosco erano i rispettivi ambienti ideali.
Era il 10 di marzo di ventitrè anni fa, quando tutto ebbe inizio. Primavera si annunciava. Da allora, quei due ragazzi non conobbero inverno.
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