giovedì 24 marzo 2011

Oggi è il 24 marzo...

cari tutti,
nel 12.o anniversario dell'aggressione della Nato alla Jugoslavia (e in particolare alla Serbia), che iniziò proprio il 24 marzo del 1999 e che per 78 giorni massacrò un popolo e una nazione... con bombardamenti all'uranio impoverito... con le famigerate bombe a frammentazione dette "cluster bombs"... con le bombe alla grafite che lasciarono senza corrente, uccidendo tanti neonati, le incubatrici degli ospedali di Belgrado... con effetti dovuti all'inquinamento ambientale devastanti... con conseguenze sulla popolazione civile che ancora oggi vengono pagate dalle persone di qualunque etnia, ceto sociale o religione... con aumento incontrollato ed esponenziale di malattie del sangue e tumorali... con l'uso scientifico di una propaganda che demonizzò l'intero popolo serbo, propaganda che preparò ad arte il terreno alla guerra... con il frutto di quella "guerra" che oggi si chiama "Kosovo libero e indipendente", un narco-stato n el cuore dell'Europa al cui comando siede un criminale di guerra denunciato (finalmente e bontà loro) anche dai rapporti dei rappresentanti del Consiglio d'Europa...
vi voglio girare una notizia dell'ottobre scorso, così, tanto per non dimenticare.

Tutto, anche in concomitanza con un'altra aggressione armata, ancora una volta molto ben digerita, a quanto pare, sia a destra che a sinistra grazie all'idea romantica e molto rassicurante dell'intervento "umanitario". Umanità che, però, non risparmia uranio impoverito, morte e distruzione sulla Libia e fra il suo popolo, tutto. Che le bombe, quando cadono, non distinguono bene chi colpiscono.
Un messaggio, quindi, non a futura memoria ma, purtroppo e sempre più drammaticamente, a memoria del presente.
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Suicida il pilota della NATO che uccise la piccola Milica Rakic

Si è tolto la vita un mese fa il diretto responsabile della morte di Milica Rakic, la piccola di tre anni che abitava nei pressi dell'aeroporto di Belgrado e fu colpita da frammenti di bombe "umanitarie" della NATO il 17 aprile 1999 alle ore 21:45.
Il tenente colonnello Harold F. Myers era andato in pre-pensionamento da pochi mesi con una diagnosi di "stress da disordine post-traumatico" in seguito a quei bombardamenti, secondo le dichiarazioni di sua moglie Elisabeth.

La piccola Milica appare oggi trasfigurata, tra le icone dei santi della chiesa ortodossa, negli affreschi realizzati dal diacono Nikola Lubardic - si veda:
http://www.cnj.it/24MARZO99/criminale.htm#milicarakic
Allo stesso indirizzo rimandiamo per l'elenco completo dei bambini morti ammazzati nell'operazione "umanitaria" della NATO, mirata a strappare il Kosovo alla Serbia per accelerare lo sventramento della Jugoslavia secondo criteri "etnici".

lunedì 21 marzo 2011

Mario Monicelli

Gli italiani, gli intellettuali, gli artisti, sono poco coraggiosi? Sì, lo sono sempre stati. Sono stati vent’anni sotto un governo fascista, ridicolo, con un pagliaccio che stava lassù... Ci ha mandato l’Impero, le falangi romane lungo Via dell’Impero; ha fatto le guerre coloniali, ci ha mandato in guerra... il grande imprenditore ha detto: «Lasciatemi governare, votatemi, perché io mi sono fatto da solo, sono un lavoratore, sono diventato miliardario, vi farò diventare tutti milionari». Ormai nessuno si dimette, tutti pronti a chinare il capo pur di mantenere il posto, di guadagnare. Pronti a sopraffarci, a intrallazzare. Non c’è nessuna dignità. E’ la generazione che è corrotta, malata, che va spazzata via. La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono "State buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà... sì, siete dei precari, ma fra 2-3 mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto". Come finisce questo film? Non lo so, spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto... che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice. E’ doloroso, esige dei sacrifici. Se no, vada alla malora – che è dove sta andando, ormai da tre generazioni.
(Mario Monicelli)

venerdì 18 marzo 2011

Servi della Nato!

Tutti servi della Nato! da larussa a dalema, da berlusconi a veltroni, da gasparri a bersani! tutti proni e pronti a inviare muscoli italici, flaccidi come i vostri culi. Basta con l'equidistanza, con i né né. E' ora di gridare che se la Libia non ha attaccato nessuno, nessuno può arrogarsi il diritto di attaccarla. Per avere un altro scempio come l'Iraq, la Jugoslavia, l'Afghanistan, centinaia di migliaia di morti civili, e la creazione di nuovi narcostati (Kosovo docet!), buoni per i vostri sporchi interessi! Vigliacchi assassini! Sempre d'accordo quando c'è da bombardare, massacrare, umiliare. E poi venite a festeggiare con le vostre bandiere, nobili anniversari di gente morta per la libertà. Le vostre bandiere sono insanguinate, da del sangue altrui, che ci volete far credere di razza inferiore. Razzisti, infami assassini! Una giustizia, un giorno, giudicherà il vostro squallido fare la storia, col sangue degli innocenti, che propagandate di avere a cuore. Falsi, ipocriti, servi.