martedì 25 novembre 2008

La Grande Medusa

C'è un soprannome che mi è caro.
Me lo ha dato una ragazzina dai capelli biondi e gli occhi verdi, che la prima volta in Italia metteva i braccioli per fare il bagno al mare, con l'acqua alta mezzo metro. E che paura aveva delle meduse, specialmente quelle grandi! Ora è orgogliosa di farmi vedere come si tuffa senza chiudersi il naso con le dita. Il suo nome è Beba, il suo sorriso ha dato il titolo a un libro...

Domani si parte. C'è una missione da compiere.
Prima un incontro a Belgrado con l'ufficio della cooperazione, poi il pullman fino a Kraljevo dove, la sera, ci aspetta la cena da Novka. Chissà se l'artista della vita è andato avanti coi suoi lavori di falegnameria... o se si è impigrito un po', dopo i 18 anni!!!
Giovedì ci saranno le consegne delle rate dei sostegni a distanza per 53 famiglie in totale. E' sempre un'emozione, mai abitudinario nè retorico, incontrare tante famiglie, sapere se stanno meglio, come va con la scuola, con il lavoro, con la salute o se ci sono novità. Insomma, ci si saluta, proprio come fra amici...
E poi i lavori di ricamo da ordinare, da scegliere, da riportare. Visiteremo alcune donne che già in passato hanno mandato loro lavori da noi per farli conoscere, promuovere. E quanti li hanno apprezzati, vero Cesare?
E poi Rosa Lazic, chissà se ha finalmente una casa, che sono 10 anni che non ne conosce una degna di questo nome... chissà se avrà voglia di continuare a raccontarmi la sua storia.
E poi gli incontri con la municipalità di Kraljevo per il progetto legato al tursimo, gli incontri con il direttore di una scuola, con i ragazzi di una locale associazione giovanile e col proprietario di una sala per preparare l'organizzazione della serata di fine anno.
E si, perchè c'è una fantastica scommessa da vincere! Qualcuno ricorda? Il capodanno con tutti loro... e stavolta, ci saranno le trombe di Guca a suonare!
La scommessa la stiamo vincendo. Qualcuno vuole salire sul carro dei vincitori? C'è ancora posto ma... sbrigatevi!

lunedì 24 novembre 2008

Odio...

Odio le sconfitte, perché lasciano rammarico...
odio le parole, quando non sono definitive, ma lasciano interpretazioni...
Odio, amici perduti lungo incomprensibili orizzonti...
Odio gli arroganti, i violenti, i supponenti, i furbi, quelli che gettano immondizie dal loro spazio privato, insozzando il pubblico spazio, per poi invocare “pulizia! E “ ordine!”...
Guardatelo il vostro ordine, e la vostra pulizia, ipocriti!
Odio le vittorie, che non fanno crescere ma, al contrario, fanno male.
Odio, non aver letto nei tuoi occhi e nei tuoi sguardi, il lampo del tradimento.
Odio, essermi sbagliato.
Odio la tv, quando osanna i potenti, fingendoli piccoli e stupidi, fingendosi contro, eleggendoli a “umani”...
Odio, odio tutto ciò!
Vorrei veder rispettare le regole, ma quelle stesse regole, chi le ha scritte?
Ti odio,
perché in questo marciume avrei voluto vederti qui,
con me, prendere un calice di vino rosso fra le dita e berlo... in Amicizia.
Odio, l'amicizia,
perché sa tradire più di ogni altra cosa al mondo.
Più di un Amore, più di un cane, più della tua squadra di calcio...
e ti lascia solo.

venerdì 14 novembre 2008

21 Luglio, 2001... Genova.

A Genova c'ero.
Ho visto la violenza assurda, istintiva e pianificata, ho visto ragazzi cantare, ballare, sulle ali di un sogno... un altro mondo è possibile! Li ho poi visti avviliti, impauriti, umiliati dalla mattanza. Distribuivo volantini, parlavo di Iraq, dove nessun altro mondo hanno reso più possibile. Ma i robocop avanzavano, facevano paura, la gente scappava, bruciano gli occhi, la pelle, i sogni. E c'era un ragazzo che, come me, amava Manu Chao, ed era al suo concerto la sera prima di morire. Oggi, ancora una volta, la coscienza di questo paese ribadisce di non conoscere vergogna. Nè giustizia. Non ce ne era bisogno, lo sapevamo già.

mercoledì 12 novembre 2008

Mercoledì 19 Novembre, alle ore 17,30 presso l'ambasciata di Serbia in Italia, in via dei Monti Parioli, n. 20, Roma (zona p.le Belle Arti - v.le Bruno Buozzi) siete invitati alla presentazione del libro:
"Un sorriso per ogni lacrima", voli a bassa quota in un dopoguerra jugoslavo, di Alessandro Di Meo (edito da ExOrma).
Farà gli onori di casa l'ambasciatrice, gentilissima d.ssa Sanda Raskovic - Ivic.
Durante l'incontro, al quale sono state invitate varie personalità, oltre alla presentazione del libro e delle attività che l'associazione "Un Ponte per..." porta avanti da quasi un decennio nella ex Jugoslavia, in solidarietà con le vittime della guerra della Nato del 1999, verrà proiettato il dvd: "... not kill refugees!" mentre l'attrice Carla Cassola, gentilmente resasi disponibile, leggerà alcuni brani tratti dal libro.
Vi aspettiamo numerosi, per dare senso e forza a quelle voci che vogliono continuare a testimoniare la disgrazia e la situazione di vita attuale di tanta gente, profuga o sfollata di guerra, della quale nessuno sembra interessarsi più e il cui destino non compare, ancora una volta, fra le priorità delle diplomazie internazionali.