giovedì 29 agosto 2013

post provocatorio... dello stare con Assad!

Io sto con Assad!
Lo so, non è una bella compagnia.
Molti oppositori politici sono stati rinchiusi nelle sue carceri, torturati, ammazzati. E io non posso non ricordarli, non stare dalla loro parte, non piangerli e non esprimere tutta la mia solidarietà. Anche perché molti di loro, la maggioranza, erano e sono comunisti. Ecco perché, spesso, i fascisti si schierano, a loro dire, dalla parte della Siria. Ipocriti. Da sempre funzionali al potere, quello vero e reale, creano confusione per fare basso proselitismo e nascondere il loro vero volto, subdolo e strisciante.

Ma proprio per questo, sono convinto che gli stessi oppositori, ammazzati nelle carceri, non avrebbero voluto che la loro Siria, per la quale hanno tanto lottato, pagando un prezzo inaudito, fosse lasciata allo sbando di una guerra (in)civile e dei bombardamenti, feroci, ai quali la Nato ci ha abituato.
Mi dispiace, ma non si scende a compromessi con la guerra.
Allora c’è solo una cosa da fare: scegliere da che parte stare.
Anche se può risultare controproducente, dalla parte del torto, impopolare, la scelta è d’obbligo. Per chiarezza, per capirci e far capire. Per necessità di comprensione. E allora, io oggi sto con Assad, dalla parte, cioè, di chi è bombardato.
Così come fu con Saddam, con Milošević, con Gheddafi. Non sono così stolto da unirli nel giudizio politico, per carità. Ma il loro ruolo va in ogni caso equiparato, perché dalla parte sbagliata nel momento sbagliato.

Prima di oggi, chi sapeva cosa faceva Assad o come viveva il popolo siriano? Pochi.
Gli stessi martiri del suo regime non avrebbero voluto i milioni di profughi e le migliaia di morti di questi due anni. Non avrebbero voluto, perché sapevano bene che questo apparente interesse da parte di alleanze esterne non è certo mirato alla libertà del popolo siriano, alla giustizia, all’autodeterminazione ma al suo annientamento.

In Iraq, in ex Jugoslavia, in Serbia, In Kosovo e Metohija, in Afghanistan, in Palestina, in Libia… il popolo continua a pagare con malattie terribili le bombe cadute a scopo “umanitario”, a scopo “liberatorio”, allo scopo di “salvaguardare i diritti umani!”. Si salvaguardano così i diritti umani, ad esempio, in Iraq? Quanta gente è morta dopo Saddam? Sarebbe morta con Saddam al potere? No, mi sento proprio di dirlo. No.
E in Libia, da dove ancora partono le zattere dei disperati alla ricerca di futuro, quanto futuro è stato azzerato? A quanta gente? Colpa di Gheddafi? No, mi sento proprio di dirlo. No.
E se non si fosse alimentato in modo spregevole e strumentale la guerra civile in Siria, le migliaia di morti ci sarebbero state? E i milioni di profughi? No, mi sento proprio di dirlo. No!
Della Serbia non dico. Ex Jugoslavia, ormai è così. Il Kosovo in mano ai narcotrafficanti, la Serbia in mano agli speculatori di professione, finti manager di impresa che ti riducono sul lastrico in poche ore. E le persone muoiono come mosche. Regali dei passati bombardamenti, che non si scordano di te anche dopo anni. Tumori, anemie, leucemie, disoccupazione. Ma tutti stanno zitti, che è meglio.
Basta. Inutile continuare.
Inutile continuare a cercare la pace rimanendo schiacciati fra apparenti parti in causa. C’è solo una parte in causa. La folle rincorsa alle risorse e al potere mondiale, che miete vittime senza più ritegno alcuno.
Per tutto questo, volente o nolente io oggi sto con Assad, devo stare con Assad. E col popolo siriano, che morirà sotto i bombardamenti che nessuno saprà fermare. Nemmeno, soprattutto, quando saranno cessati.

mercoledì 21 agosto 2013

A Mocciolo...


Addio amico.
Lo so, ti sarai addormentato
da qualche parte,
e l'orologio del tuo cuore,
si sarà fermato.
Maldestro cacciatore,
inventavi più facili prede
con molliche di pane
che hai sparso ovunque.
Ci siamo conosciuti.
Ci hai passato allegria, caparbietà,
sonnecchiamenti,
starnuti e tovaglie tirate,
prede delle tue grinfie
e della tua fame, eterna,
di prelibatezze.
Sei stato ospite,
della nostra tavola ma,
soprattutto, del nostro divano.
Questa sedia accanto a me,
da oggi resterà vuota.
La riporrò sotto il tavolo.
E' stata un'eccezione, per te,
che sei stato eccezione,
meravigliosa, nella mia vita.

venerdì 9 agosto 2013

Tempo di vacanze!

In attesa delle prossime iniziative di ospitalità di minori provenienti dalla Serbia o dai villaggi serbi del Kosovo e Metohija, organizzate da "Un Ponte per..." (dal 4 al 13 settembre) ecco il video dell'ospitalità del settembre scorso, "Tempo di vacanze!". Meglio tardi che mai!!! Ma come diceva il grande Massino Troisi: "Scusate il ritardo!".
Buona visione (mi raccomando, però... guardate fino alla fine!).

http://www.youtube.com/watch?v=wNByqxZqWUE&feature=youtu.be


Inoltre, ecco un breve resoconto delle iniziative che Un Ponte per... sta realizzando in Serbia e nei villaggi serbi del Kosovo e Metohija.

 
Lo scorso Luglio, nella sede della Croce Rossa Serba a Kraljevo, c'è stata la distribuzione a 36 famiglie profughe di guerra o in seria difficoltà, della prima rata 2013 dei sostegni a distanza che "Un Ponte per..." con il progetto "Svetlos...t, luce sui bambini invisibili..." porta avanti da oltre 12 anni.
 
 
 
Nel frattempo, dal monastero di Visoki Decani, padre Nifont ci ha informati che sono state distribuite anche le prime rate 2013 per 20 famiglie del Kosovo e Metohija, anche loro sostenute a distanza dalla nostra associazione. Padre Nifont ci ha informati anche che altri 6 pozzi artesiani sono stati realizzati negli isolati villaggi serbi, grazie al nostro ultimo invio di 6 mila euro. Ne realizzeranno a breve altri, per un totale di oltre 20 mila euro (circa 15-16 pozzi).
 
 
 
Tutte queste piccole ma così importanti attività, vanno ad aggiungersi alle iniziative di ospitalità e di vacanze per minori provenienti dai villaggi del Kosovo e della Metohija o dal comprensorio di Kraljevo, in piena Serbia. Intanto, sta per terminare la vacanza al mare in Grecia, nei pressi di Salonicco, di 25 ragazzine dei villaggi di Gnjilane, dove a gruppetti di 6 sono state ospitate dalla mamma del nostro amico padre Ilarion, del monastero di Draganac, alla cui realizzazione Un Ponte per... ha concretamente contribuito.
 
 
 
A settembre, saranno due i gruppi che verranno al mare in Italia grazie sempre alle attività e all'impegno di Un Ponte per... Un gruppo andrà a Marina di Pisa, in collaborazione con la Croce Rossa Serba di Kraljevo (Serbia)... un altro vicino Borgo Sabotino, a Latina, in collaborazione con il villaggio serbo di Osojane e del monastero di Decani (Kosovo e Metohija).
L'8 settembre, è prevista una visita guidata a Roma per entrambi i gruppi, mentre il 12 pomeriggio saranno a Pisa e il 13 a Firenze, per poi rientrare a casa in Pullman. Che ne dite?
 
Per chi volesse contribuire: http://www.unponteper.it/sostienici/pagina.php?doc=sottoscrivi
CAUSALE: OSPITALITA' SERBIA 2013