martedì 23 novembre 2010

Basta follie di Stato!


vi chiedo di andare su:
http://www.peacelink.it/campagne/index.php?id=86&id_topic=2
e aderire, se potete (e per quello che può servire...), contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35!

Che poi gli uni (al governo) ci verranno a raccontare che questi "giocattoli" servono a portare pace e democrazia, garantendo a noi la sicurezza, gli altri (all'opposizione) verranno a protestare con noi contro i tagli alla sanità e alla scuola pubbliche, alla cultura, ecc. ecc., dimenticando di aver votato per queste spese folli e omicide!

intervista oggi su RCA

vi segnalo oggi, su radio città aperta, una intervista su Serbia e situazione post terremoto a Kraljevo. Alle ore 14 e 10 circa su:
http://www.radiocittaperta.it/
e andare su ON AIr per ascoltare (oppure 88.90 per chi sta a Roma).
ciao a tutti
alessandro

venerdì 5 novembre 2010

Propaganda e disinformazione

Oggi ho aperto il sito de "larepubblica" e, in prima pagina, ho trovato una bella sorpresina, un articolo degno del peggior nemico dei serbi: la propaganda, unita a quella disinformazione pianificata e lucida, segno dei tempi che corrono, che sono corsi e che correranno davanti ai quali ben poco resta da fare a noi, poveri, tristi e solitari Don Chisciotte che andiamo dietro alla pretesa di giusta e corretta informazione e, soprattutto, di verità (ah, questa sconosciuta!).
Così, inutilmente certo, ma cocciutamente comunque, ho voluto scrivere una lettera al direttore, alla rubrica delle lettere e alla redazione de larepubblica.it. Ve la riporto qui,anche perchè difficilmente la leggerete altrove.

"Posso dirlo che avete da tempo superato la soglia dell'indecenza, per quanto riguarda l'approccio al tema ex Jugoslavia?
Oggi questo articolo in prima pagina (http://www.repubblica.it/esteri/2010/11/05/news/tadic_vukovar-8766359/) sulle scuse di Tadic, così come tanto spazio avete dedicato al simbolo del male (sottintendendo male uguale Serbia) Ivan il terribile e non una parola sulle scuse del presidente croato Josipovic per eccidi compiuti dai croati neosecessionisti, precedenti a Vukovar. Scuse fatte in contemporanea alla visita di Tadic!
E tutto questo dopo aver dedicato zero spazio alla notizia del terremoto di ieri l'altro, che non sarà stato Haiti, per fortuna (ma magari qualcuno fra di voi, della scuola di Adriano Sofri, a questo punto credo se lo auguri) ma che almeno per rispetto al dovere dell'informazione un comune lettore si aspettava di trovare.
Davvero senza speranza e senza più parole (e da oggi, anche senza più alcun interesse per il vostro lavoro che se è in malafede qui, può esserlo sicuramente anche altrove).".
Alessandro Di Meo

mercoledì 3 novembre 2010

I serbi sono soli

E certo, non c'era mica il famigerato "Ivan, il terribile" da mostrare alle televisioni, coi suoi tatuaggi celtici e cetnici da "Grande Serbo", "violento e massacratore", "pulitore etnico a denominazione d'origine controllata!". No, non c'era Ivan, c'era solo un terremoto, con due morti nel villaggio di Grdica, dove vivono famiglie profughe dal Kosovo che dopo tanti anni, con tanta fatica, si sono rifatte una casa dove provare a far crescere i propri figli. Case oggi crepate, di terremoto, ma chissenefregherà mai?
No, nessuna televisione ha mostrato qualcosa di questo terremoto di una intensità pari a quello che ha sconvolto L'Aquila, con povere case fatte di mattoni che hanno resistito molto meglio di case dello studente fatte con l'approvazione delle italiche concessioni edilizie! I serbi non valgono queste notizie, i siti di giornali come La Repubblica (e non solo...) non hanno degnato di un trafiletto quei morti e quei feriti e quelle tante case danneggiate per gente che dovrà affrontare il terribile, quello si, inverno balcanico, aggiustando crepe e tetti, rinunciando alla legna per il riscaldamento, rinunciando a molte di quelle cose normali al nostro mondo.
Non meritano i vostri articoli, mentre li merita Ivan il terribile, corrispettivo ideologico di chi si permette di affermare che i serbi sono la schifezza di questo mondo (vero Sofri?) tralasciando di commentare le loro disgrazie.
I serbi sono soli, a questo mondo. Sono soli e lo sanno. Lo so da tempo, anche io. I serbi sono soli, noi che ci sbattiamo per loro, siamo soli. Siamo già in due.

(per contribuire: http://www.unponteper.it/informati/article.php?sid=1890)