sabato 18 febbraio 2012

Orecchie, occhi, parole...

Chiederanno ai serbi, in maniera sempre più pressante, di sacrificare la loro terra, il Kosovo e la Metohija, per far entrare la Serbia nell'Unione Europea... e poi, gli chiederannno sacrifici sempre più alti, per farcela restare. Tito aveva intuito che la terza via, quella dei non alllineati, era possibile. Oggi, sarebbe ancora l'unica possibilità per togliersi il cappio al collo messo a tanti paesi sovrani, fra i quali il nostro.
In questo quadro, parlare dei dimenticati del Kosovo e della Metohija, a 13 anni dai bombardamenti della Nato, a 4 anni dall' autoproclamazione del "Kosovo indipendente", riconosciuto dai paesi aderenti alla Nato ma non dalla maggior parte dei paesi che stanno nelle Nazioni Unite, è difficile.
Orecchie sensibili ce ne sono sempre meno, che non siano di mercanti... occhi onesti che non abbiano come secondo fine quello di speculare sulla tragedia di questo popolo, pure... parole libere, non condizionate dalla ricerca del consenso a tutti costi, diventano utopia.
Allora, ecco il mio video, il primo di cui sono totalmente "responsabile" (dalle riprese al montaggio, dai testi alla scelta delle musiche, fino al titolo...). Tranquilli, sarà il primo di una serie. Perchè fino a che avrò forza e voce, racconterò quello che le mie orecchie ascoltano, che i miei occhi vedono, che le mie parole hanno il dovere di testimoniare... l'ingiustizia perpetrata ai danni dei serbi del Kosovo e della Metohija.

http://www.youtube.com/watch?v=fAeR9cW5olw

http://www.youtube.com/watch?v=UhcnbuU581g&feature=related

buona visione.