venerdì 23 luglio 2010

Lettera aperta al popolo serbo

L’arresto del criminale kosovaro albanese Ramus Haradinaj è stato il mezzo bicchiere d’acqua che vi hanno fatto bere per mandare giù l’ennesima pillola avvelenata: il pronunciamento della corte di giustizia (quale giustizia?) dell’Aja, che si è espressa a favore della autoproclamata indipendenza del Kosovo monoetnico.
C’è da scommettere che, fra qualche mese, il criminale verrà di nuovo rilasciato o, al limite, condannato, ma lievemente, ci mancherebbe altro. Magari, vedrete, solo per aver tentato di manipolare le prove a sua accusa. E sarà come multare un killer incallito per aver parcheggiato male la sua auto.
Vi stanno fagocitando, col malaffare, con l’ingiustizia e la corruzione. Richiudete le vostre frontiere! Rifiutate a questa Europa vile, meschina e malavitosa, l’ingresso sul vostro sacro suolo!
All’aeroporto di Belgrado, da un po’ di tempo, vedo arrivare e partire sempre più frequenti frotte di gente maleducata e arrogante, prepotenti delle nuove generazioni e ignoranti delle precedenti. Piccoli e medi imprenditori, a caccia di braccia da lavoro a basso costo, quando non a caccia delle vostre donne, per i loro luridi tornaconti. Vestono bene, questi torvi personaggi, hanno portafogli gonfi. Così come le frotte di attorucoli da strapazzo che vengono nelle vostre città con aria annoiata e scostante, a girare chissà quali inutili fiction televisive, quasi non bastasse l’inutilità delle loro vite, vere e proprie fiction di quotidiana stupidità.

Fermateli alle frontiere! Ripristinate i visti d’ingresso, controllate chi entra e chi esce, che vi stanno prendendo l’Anima! Negategliela!
Negate alla Fiat di venire a banchettare sulla vostra pelle, negate a questi avvoltoi di vegliare sul vostro sfinimento, negate agli sciacalli la vostra storia! Gettate nel Danubio e nella Sava quei politici corrotti che hanno studiato in America, mentre i vostri figli non riuscite a farli studiare più neppure nelle vostre scuole! Gettate a fiume queste marionette, traditori della vostra storia, gente che in televisione va a strappare applausi e consensi, in giacche e cravatte alla moda, ma poi regala i vostri soldi agli avvoltoi che oscurano il vostro cielo. Vi stanno abbandonando sempre più, vendendosi e strappandosi vesti pur di entrare nella Nato e avere il proprio meschino compenso! Si, la Nato, quella che vi ha bombardato e ridotto a terzo mondo, proprio quella, dove fra un po’ entrerete per farne parte da vassalli. Fra non molto, li vedrete scorrazzare, coi loro autoblindo oscurati, sulle vostre strade chiedendo e ottenendo precedenza nel vostro traffico quotidiano. Con la vostra polizia e il vostro esercito ossequiosi a farli passare. Tutto nel nome della sicurezza mondiale. Del resto, già lo fanno in quella che è stata la terra dei vostri padri, il Kosovo e Metohija.

Impediteglielo!
Fatevi promotori di un fronte balcanico che si opponga e resista all’avanzata della barbarie guerrafondaia, allo strapotere della banche, alle minacce dell’arroganza politica. Non abbiate timore perche, tanto, vi ridurranno ugualmente alla fame. Non abbiate timore perché, tanto, non c’è nulla da perdere. Il gioco è truccato, il ricatto vi seppellirà.
Soli, avete ancora una speranza.
Soli, avete ancora di che mangiare, di che bere, di che offrire all’onesto viaggiatore. Fatene vostro unico tesoro. Restate liberi, nella dignità. Noi, la dignità l’abbiamo sepolta da un pezzo, con la memoria di noi stessi.

17 commenti:

балканска девојка ha detto...

parole sante
nel momento in cui è stato tolto il visto e speravo di veder arrivare gli amici non si è VISTO nessuno !

Anonimo ha detto...

Facile dire Insorgete. E' quello che il popolo serbo fa da due secoli. E si è quasi estinto. Ora può sopravvivere solo se conserva la coscienza di sé nonostante la politica, in una lotta in cui non vincono le armi, ma la concordia della gente e l'orgoglio di essere quello che sei, non quello che vorresti essere e tanto meno quello che non sei: umiltà e determinazione non sfrontatezzA e indecisione.
Isabella

Samantha ha detto...

Nessuno, Isabella, invita i Serbi ad insorgere. Ma sperare che, nonostante la dispersione..., siano uniti, anche nell'armonia tra etnie che ancora esiste in molti tratti della Serbia, a non farsi fregare dai compromessi unilaterali che la "comunità internazionale", che l'UE, attraverso la NATO gli sta imponendo via via, questo sì, non si può non augurarselo. Più che insorgere si tratta di resistere, sono 11 anni che resistono, i bombardamenti NATO sono stati il colpo di grazia a una ferita già infetta ma che poteva sviluppare i propri anticorpi o essere gestita in modo diverso dai governi “civili”. Hanno vissuto un dopo guerra infinito, che volente o nolente non ha ceduto al ricatto economico dell'occidente. Pensi veramente che la colpa di ciò sia solo endogena? L'instabilità e la scelleratezza delle classi politiche interne succedutesi ha le sue colpe, ma pensi più gravi di quelle dei governi internazionali che sono andati in missione di pace? vogliamo analizzare i panni sporchi dei nostri governi? E l’ipocrisia di chi non si può sottrarre a certi interventi vuoi legge economica e mediatica del più forte?
Resta sul piano della popolazione, di quella che alla fine subisce, a volte si adagia, a volte si dispera e insorge, si disorienta, e spesso muore...
Dici l’orgoglio di essere quello che sei, ma chi sei? L’hai chiesto a quei Serbi che vivono nei pochi e confinati villaggi protetti in Kosovo? L’hai chiesto ai serbi che ormai hanno abbandonato le loro origini da più di un decennio? L’hai chiesto a quei Serbi che sono emigrati nel mondo e anche in Italia sono spesso accolti con distanza e pregiudizio? Io l’ho chiesto a molti di loro, se tu hai esperienze o impressioni diverse ben vengano. Uscire dai personalismi non è mai facile, ma la voce diffusa di un popolo non la si deve dimenticare.. e quasi mai oggi è quella che riportano i media.
Il film è sempre lo stesso, vale per i Serbi ma per tante altre popolazioni che la storia ha penalizzato. Però ora è dei serbi che stiamo parlando. La generalizzazione o “globalizzazione” delle tragedie non ammette ignoranza secondo me e qualunquismo, sennò le responsabilità non se le prende mai nessuno.
Tu dici “Ora può sopravvivere solo se conserva la coscienza di sé nonostante la politica”. E’ giusto, ma no ora, ormai sono anni che lo fanno, parlo sempre della maggioranza della popolazione serba. La maggioranza non la faccio io, la si vede, ci so’ i numeri, la si conta in quei pochi dati e informazioni censite sulla condizioni di vita, la si vede, nei luoghi…

(continua...)

Samantha ha detto...

In quanto all’umiltà, beh, non confondiamo l’umiltà con l’elasticità e la volontà di ricostruirsi, sono due concetti molto ma molto diversi. Tutto il mondo è paese, ci sono serbi presuntuosi ma con tanta voglia di migliorare e altri umili ma anche rilassati… Le caratteristiche caratteriali di un popolo che poi la storia consegna, sono affascinanti e preziose culturalmente ma spesso dannose nei luoghi comuni. E non te lo devo dire io…
Se per umiltà intendi quella cosa che dovrebbe portare i Serbi al compromesso con la parte di mondo che conduce il gioco, per farsi “aiutare”, ma alle condizioni del più forte, o con i prestiti dell’FMI (quello che ha contribuito alla disgregazione della Jugoslavia) e perché uno dei detti è che ogni paese ha il governo che si merita, beh, basta guardarsi allo specchio, e spero di riuscire a farlo nonostante il maggior benessere potrà comunque appannarmi la vista, anche nel caso sia un benessere conquistato e non regalato, forse grazie alle stesse condizioni di compromesso e “sudditanza” politica che si vorrebbero evitare ai Serbi. Ma lo scotto lo pagano loro, e la comunità internazionale che dice di volerli aiutare, non sarà mai disposta a farlo rinunciando a qualcosa per loro, a partire dal riconoscimento come dici tu della coscienza di se’, e degli errori commessi. Il rispetto della memoria, vale per tutti.
Quindi io direi, è vero, dovremmo essere umili e determinati, se vogliamo aiutare la maggioranza dei Serbi a vivere meglio, dovremmo esserlo prima di loro e per loro, che sono in difficoltà e stremati da anni. La retorica degli ideali non gli serve, un po’ di prospettive e di serenità per riappropriarsi della loro memoria e del loro futuro sì.
Tutto un po’ lungo, ma avevo voglia di rispondere…. Grazie Isabella, anche se non ti conosco, degli spunti che mi hai dato.

Anonimo ha detto...

Piano con terrorista...
casomai sara lei TERRORISTA,e lo e' infatti.
Quando un tribunale lo condanera allora si puo dirlo.
Saluti TERRORISTA e MaraMeoooooooooooo.............!!!!!!!!!!!!!

Alessandro Di Meo ha detto...

ti cestinerei volentieri, cara anonima, ma è meglio che resti ben visibile a mostrarti per quello che sei! Del resto, hai ragione a difenderlo, è uno dei tuoi tanti eroi! Fagli una statua vicino a quella di Bill Clinton, oppure sotto la statua della libertà che a Pristina vi illumina le serate. E poi, ogni sera, vai a dirgli le preghierine.

Anonimo ha detto...

Ognuno si merita le proprie statue,
Lei prega per Ratko che viva ancora a lungo e in liberta la sua vecchiaia.
Una cosa fondamentale per lei e tanti altri come lei che non capiscono(o fanno finta),
Ce un popolo che i boia dei balcani li odia piu di ogni cosa al mondo,non ci unisce niente con i slavi,solo morte e distruzione abbiamo in comune per secoli,percio ognuno per la propria strada,non ce piu posto per loro in KOSOVA.
RAUS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

SHQIPNIA ETNIKE!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ah dimenticavo.......
i giornalisti in Italia protestano per la legge antibavaglio....cavolo,lei vuole censurare?
Mdsp che non sono d'accordo con lei.

Piutosto vada a Srebrenica a mettere un fiore nello scempio del SUO EROE RATKO.

Scriva ogni tanto per le donne stuprate,per i figli della vergogna....lo faccia.

балканска девојка ha detto...

mizzica da che pulpito viene la predica !!!!!!!!!!!!!

Alessandro Di Meo ha detto...

Raus, Albania etnica.. .complimenti,non c'è che dire, un campionario di belle e significative parole davvero emblematiche del suo pensiero. In quanto a Srbrenica, lasci stare i fiori, non sembrano far parte del suo bagaglio umano. Potrei rispondere parlandone di Naser Oric, ma non vorrei colpire la sua sensibilità attacando un altro dei suoi eroi. Anche questo assolto al tribunale ad hoc dell'Aja!
Comunque, per chi ne ha voglia, su questo sito:
http://www.resistenze.org/sito/as/sosyu/assy9l13-005673.htm
c'è la storia di qualcuno che la pensa diversamente dal nostro anonimo, anche se kosovaro albanese. A proposito di bavagli: Ibraj Musa si che avrebbe avuto il diritto di parlare!

Alessandro Di Meo ha detto...

Direi che è inutile continuare una discussione fine a se stessa, stai bene così, con i tuoi slogan.
Però, il libro e il dvd costano 18 euri, non 14. Non continuare a dare informazioni sbagliate.

Anonimo ha detto...

Sonia Biserko presidente del Comitato di Helsinki per i diritti dell'uomo a Belgrado,Nataša Kandić, Staša Zajović, Borka Pavićević, Biljana Kovačević Vućo - che periodicamente vengono additate dalla stampa come traditrici del proprio popolo, spie, streghe, e che per le loro posizioni radicalmente anti-nazionaliste rischiano assalti fisici da gruppuscoli di estremisti ed in genere vengono mal sopportate dalla maggior parte dei loro connazionali.
Li conosce Signor Di Meo?
Mi presenti uno con 3 mogli dicendomi che ne ha cose da dire?
Ma lei e proprio da manicomio!!!!

Alessandro Di Meo ha detto...

abbello, innazitutto se vuoi continuare togliti sto paravento di anonimo, emblematico del tuo stile di vita. Dichiarati, dillo chi sei, mettici la faccia! Mi sembra che tu stia scrivendo su un blog dove sei ospite, per cui impara un po' di educazione.
Poi, se io sono da manicomio (e può essere pure, visto che perdo tempo con te) tu sei pure cecato perchè il blog apre con il libro e dvd nuovo, che spero eviterai di comprare perchè persone come te è meglio che restino nella loro ignoranza. E qui chiudo.

Anonimo ha detto...

http://www.balcanicaucaso.org/ita/aree/Serbia/L-inevitabilita-dell-intervento

"assieme a Nataša Kandić, Staša Zajović, Borka Pavićević, Biljana Kovačević Vućo - che periodicamente vengono additate dalla stampa come traditrici del proprio popolo, spie, streghe, e che per le loro posizioni radicalmente anti-nazionaliste rischiano assalti fisici da gruppuscoli di estremisti ed in genere vengono mal sopportate dalla maggior parte dei loro connazionali."

o lei, anonimo, è Lucia Manzotti oppure vive felicemente con le parole degli altri, come un perfetto replicante... Direbbe una mia cara amica...Leggere non basta... purtroppo

Samantha

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
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балканска девојка ha detto...

alex.. ti voglio bene !
samantha.. presto il tuo commento sarà sul nostro blog oppure su politibalkando.. vediamo
smakkk !