mercoledì 17 settembre 2008

Sabato 20 Settembre, 2008...

Parto. Domani sera sarò a Kraljevo. Ci sarà la mia famiglia, ci saranno degli amici. Questa è la settimana in cui l'artista della vita diventa maggiorenne. Chi è l'artista della vita?
Eccolo, ve lo presento...


"Oggi ho ricevuto uno dei più bei regali della vita.
E’ un tavolino. In serbo si dice... “Sto”.
Come al gioco delle carte, “sette e mezzo”... quando credi di avere le carte giuste, allora dici proprio... Sto!
E’ molto bello, quel tavolino. Piccolo e semplice, da caffé, da the, da drink. O da rakija...
Chi lo ha costruito è un artista. Questa, è la sua prima, vera opera. Questo artista è Serbo. E’ un artista della vita. Lui, la vita, la prende in giro.
Perché la vita lo voleva fregare, a un certo punto. Un punto che era stato fissato davvero troppo, troppo presto.
Si era inventata, la vita, una di quelle malattie gravi, del sangue. Pensate... Anemia Aplastica.
A pronunciarlo, questo nome, nemmeno sembra quello di una malattia. Un gruppo musicale, forse...
La vita lo ha costretto ad anni di ospedale, con momenti nei quali tutto pareva finito e senza speranze, momenti nei quali ti arrendi e dici... va bene, hai vinto tu, te la rendo indietro, la tua vita. Momenti nei quali tutti sembrano arrendersi. Tutti, anche i medici. Ma lui, no. Lui non si era arreso. E non si arrese.
Lottò, momento dopo momento, ora dopo ora, giorno dopo giorno, fino a quel!, giorno. Fino al giorno del trapianto.
Di midollo osseo.
Adesso, dopo anni di lotta, l’artista della vita ha festeggiato la sua vittoria costruendo la prima opera da solo. Un tavolino.
In serbo si dice... Sto. E me lo ha regalato. Una sorpresa...
Mi ha bendato, mi ha guidato, me lo ha fatto toccare, carezzare, indovinare. E poi mi ha detto... “E’ per te, Ale!”
Nel vedere la foto che ci hanno scattato e che ci immortalava insieme, accanto alla sua prima opera, mi sono sentito un poco artista anche io. Perché la vera arte stava tutta, ma proprio tutta, in quella foto. Una foto che prende in giro la vita.
Proprio come sa fare benissimo un’orchestra per matrimoni e funerali, una di quelle che puoi ascoltare in Serbia. Loro, lo sanno fare bene... prendere in giro la vita... e la morte.

Oggi ho ricevuto uno dei più bei regali della vita.
Era un tavolino. In serbo si dice... Sto.
E io, adesso, come fosse al gioco delle carte, posso proprio dirlo... “Sto!”
.

(brano tratto dal libro: "Un sorriso per ogni lacrima" di Alessandro Di Meo)

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